Bava di lumaca a 0km

  • BAVA DI LUMACA

    Liquida, microfiltrata, purissima

    Uso cosmetico esterno

    INCI: SNAIL SECRETION FILTRATE

    Specie: Helix aspersa muller

    Tracciabilità: è importante sottolineare che si tratta di una produzione totalmente realizzata in Italia, da azienda certificata e controllata dalla Azienda USL e sotto il controllo del veterinario responsabile.

    Descrizione generale: la Bava di Lumaca è ricavata da Helix aspersa (chiocciola) per uso alimentare. La secrezione è raccolta e filtrata in due stadi, il primo di sgrossatura ed il secondo di brillantatura. Non sono operate diluizioni o interventi chimici a parte l’aggiunta di stabilizzanti. (vedi sopra)

    Utilizzo in cosmetica: la Bava di Lumaca è ricchissima in Mucopolisaccaridi, che le conferiscono la caratteristica viscosità e le proprietà filmogene, protettive es idratanti. Contiene inoltre Acido Glicolico (idratante) ed Allantoina (restitutiva e protettiva). Trova quindi applicazioni in prodotti anti-age, restituivi e con effetto filmogeno, efficaci nel combattere le rughe di espressione.

    Altre informazioni: l’elicicoltura consiste nell’allevamento a ciclo biologico completo della chiocciola da gastronomia. Il nostro allevamento si attua esclusivamente su terreno ed all’aperto senza coperture o uso di strutture di protezione. Questo metodo consiste nell’introdurre in appositi recinti la chiocciola, destinata ad accoppiarsi e a moltiplicarsi. La bava è ottenuta non da chiocciole dismesse, ma da quelle che nascono dall’accoppiamento e si sviluppano nel periodo dell’ingrasso. La scelta dell’allevamento all’aperto differenzia notevolmente il metodo italiano dall’impostazione adottata negli altri paesi Europei come Francia e Spagna, dove la chiocciola è mantenuta ed allevata in condizioni artificiali ( in serra, in contenitori o al chiuso). L’azienda dispone di circa 5.000mq, dei quali 4.000mq sono dedicati all’allevamento di chiocciole da gastronomia a ciclo biologico completo.

    La chiocciola è un mollusco ermafrodita insufficiente: da ogni coppia fecondata si ottiene una duplice deposizione di uova. L’accoppiamento e la deposizione di 40-80 uova per ogni chiocciola, nei nostri climi, avvengono generalmente due volte all’anno. La superficie dell’allevamento è suddivisa in 10 recinti rettangolari. Nei recinti di riproduzione, la semina segue uno schema ben preciso: nel centro una striscia di girasole (per alimentare le neonate); ai lati di questa striscia si semina la bietola ed insalate varie (per l’alimentazione delle riproduttrici). Per ultimo due strisce laterali di trifoglio che faranno da nascondiglio. Tutta la semina è per alimentazione, seminando a spaglio un misto di bietola, radicchio ed alcune file di girasole; questa semina viene fatta nei mesi di Aprile-Maggio (inizio primavera).  E’ da notare che tutte le chiocciole vengono alimentate con i vegetali seminati, con l’aggiunta di mele, zucche e cavoli tutti prodotti in loco, senza usare nessun tipo di concime chimico, ne insetticidi o altri veleni.

    Estrazione della bava: si usa il metodo della stimolazione manuale: il primo passo è la raccolta della chiocciole bordate, con più di un anno di età; segue il lavaggio con abbondante acqua potabile con l’aggiunta di amuchina (blando disinfettante. Quando le chiocciole sono pulite si precede semplicemente a muoverle delicatamente con le dita dentro una tinozza per qualche minuto: questo movimento provoca la sbavatura perché è una difesa naturale delle lumache. Ottenuta la bava si ritirano velocemente dalla tinozza, si lavano accuratamente con acqua (perché la bava delle altre lumache le infastidiscono) e si riportano nell’allevamento dove continueranno la loro vita normale. La bava verrà filtrata e poi microfiltrata per eliminare qualsiasi tipo di impurità. Questo metodo è molto faticoso e dispendioso, però permette di ottenere una bava di alta qualità oltre che a risparmiare lo stress e la vita delle nostre chiocciole. Altri produttori usano macchine che danno una scossa elettrica e una vibrazione di quasi un’ora, provocando la morte di più del 80% delle lumachine.

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